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larvicidi

adulticidi

tratto da

Vittorio Boesso DITTERI (ZANZARE, SIMULIDI, CHIRONOMIDI, MOSCHE)
GUIDA PRATICA PER LA BIOLOGIA, CLASSIFICAZIONE, CONTROLLO CHIMICO E BIOLOGICO DEI DITTERI

CONTROLLO DELLE MOSCHE

Le mosche si differenziano nettamente dagli altri ditteri finora trattati in quanto:

- non hanno una fase larvale acquatica;
- non sono ematofache;
- vivono e prolificano nelle immondizie;
- amano i luoghi caldi e umidi, gli allevamenti di animali più che le abitazioni.

Risulta praticamente impossibile, forse inutile, svolgere un'azione di bonifica antilarvale, nè generica indiscriminata (troppo costosa), nè specifica perchè improduttiva. L'intervento contro le mosche sarà quindi un'intervento adulticida in ambienti zootecnici quali allevamenti, stalle, pollai, porcili. Andranno trattati, inoltre tutti gli ambienti dove vi è presenza di materiali organiciin decomposizione, a forte richiamo olfattivo, come i cassonetti della nettezza urbana, le centrali di smaltimento, le discariche, i mercati e le pescherie.

Aduticida

Per la disinfestazione, anche in presenza di animali, contro le forme immaginali delle mosche, sarà opportuno impiegare, in ambiente o sulle pareti degli stabili, solo piretroidi abbattenti, stabili, di ultima generazione, alla concentrazione dell'1-2% (500-1000 mg di prodotto puro/litro), quali la Cipermetrina e la Deltametrina.

Per la disinfestazione esterna, in assenza di animali, potrà essere utilmente impiegato:

- in piretroide di ultima generazione; oppure

- una associazione fra un piretroide (abbattente), un estere fosforico - carbammato (residuale), un sinergizzante.

I trattamenti vanno fatti con cadenza di 3-4 settimane o al bisogno, non potendo agire sulle cause (larve).

RECENTI PROPOSTE

TRATTAMENTO ANTILARVALE CON REGOLATORI DI CRESCITA

1) Trattamento ambientale: su letamai, rifiuti, cumuli di sostanze organiche (dove si ritiene certa o probabile la presenza di larve) si consiglia l'impiego del Diflubenzuron (polvere bagnabile al 3%) diluito-emulsionato in acqua alla concentrazione del 2-3% trattamento da ripetere ogni 2-3 settimane (Kg 2-3 di prodotto concentrato in 100 lt. di acqua);

2) trattamento su animali: recentemente è stata proposta, come tecnica di intervento larvicida, la somministrazione di discrete quantità di ormoni giovanili agli animali da allevamento attraverso le acque di abbeveraggio. L'espulsione delgi ormoni intatti, con le feci renderà il letame, ambiente poco favorevole allo sviluppo delle larve. Il metodo, seppur molto suggestivo, ha bisogno di ulteriori verifiche.

Nota

I migliori risultati nella disinfestazione contro le mosche si possono comunque ottenere:

1) intervenendo all'inizio della stagione (maggio-giugno), per limitare l'ingente proliferazione successiva;

2) programmando gli interventi in funzione degli ambienti da trattare: è molto importante tener presente il tipo di superficie e la quantità di insetticida per unità di superficie.

3) integrando i metodi chimici con altri sistemi, quali la disinfestazione temporizzata o l'applicazione di insetticida con melassa e zucchero.