BLATTELLA GERMANICA
(Blattella germanica)

Nonostante il nome specifico con cui è contraddistinta questa Blattella non è particolarmente in Germania, nè originaria di tale paese.
Ha una patria ignota, che tuttavia deve essere identificata con una qualche parte del Vecchi mondo, e al pari della Blatta Orientale e della Vagabonda americana ha ormai conquistato quasi tutto il globo al seguito dell'uomo.
Essa è più elegante ( se pure si può adoperare tale parola per una blatta) delle due parenti già ricordate, ed indossa inoltre una livrea mena cupa e più varia.
Lunga sino a 13-14 mm, essa ha il corpo relativamente slanciato, e tanto nel sesso maschile quanto in quello femminile è dotata di ali lunghe, oltrepassanti l'estremità posteriori dell'addome.

La sua colorazione è rossiccia chiara con due grandi sbarre longitudinali nere sul pronoto.
Ha una mole corporea inferiore a quella della Blatta orientale e della Vagabonda americana, pur tuttavia, a quanto sembra, riesce a sconfiggere e ad allontanare tanto la prima quanto la seconda.
Padrona della situazione, si insedia nei magazzini e nelle case, dando la preferenza a quelle che durante l'inverno sono riscaldate, e svolge attività esclusivamente notturna.
Di giorno, come daltronde le altre blatte domestiche, sta nascosta in tutti quei luoghi in cui può soddisfare il suo bisogno di sentire a contatto, tanto con la parte inferiore quanto con la superiore del corpo, una superficie solida; è insomma dotata di un tigmotropismo spiccatissimo.
Inoltre cerca i luoghi in cui la temperatura sia piuttosto alta, poichè se essa si abbassa al di sotto di 20 °C non è capace di riprodursi.
Ciò nonostante questa blatta rossiccia agilissima è più resistente della orientale e della americana alle variazioni termiche; esperimenti condotti su di essa hanno mostrato che resiste a sbalzi da -7 a +47 °C.
Divoratrice, come le altre blatte domestiche, di sostanza organiche eterogenee è dannosa anche perchè tutto insozza con la sua saliva e i suoi escrementi, la Blattella germanica, almeno nei nostri paesi, va in amore durante il periodo estivo e, dopo circa 10 giorni dall'accoppiamento, prepara le sue ooteche lunghe da 5 a 9 mm, più sottili e meno alte di quelle della orientale e inoltre dotate di pareti molto robuste.
Le madri non abbandonano l'ooteca, la tengono impegnata nelle ultime vie genitali, un pò sporgente dall'estremità posteriore del corpo, sino al momento della schiusa delle uova.
Le larvette (neanidi), di colore giallo corno, e con due bande brune disposte in senso longitudinale, somigliano nettamente ai genitori, ma mancano compiutamente di ali.
Agili non meno degli adulti che accompagnano nelle scorribande notturne alla ricerca di alimento, le larvette si sviluppano in un periodo di tempo molto vario a seconda della temperatura ambientale.
Durante l'estate, dalla schiusa delle uova al raggiungimento dello stadio immaginale passano soltanto 2 mesi e 1/2; possono essere necessari anche 6 mesi se la temperatura non è favorevole.

Nel nostro paese questa blatta che è più diffusa nelle città marittime, sembra compiere il suo ciclo in 90 giorni, deponendo sino a 6 ootche.
La Blattella germanica, oltre che dannosa, può anche essere detta utile poichè ormai da parecchio tempo è divenuta animale da laboratorio, sul quale sono stati fatti studi di fisiologia e anche di psicologia.
Essa è stata adoperata per esempio per indagare sulla capacità che hanno gli insetti di imparare a riconoscere e ritrovare un percorso più o meno complicato.
Per quanto la blattella sia un insetto arcaico, ha dimostrato di essere capace di imparare e di ricordare.
Si tratta peraltro, è ovvio, di una capacità assai modesta.