LEPIDOTTERI

Parassiti
Piante colpite
Criteri di intervento e Indirizzi di difesa
Limitazioni d'uso e Note

Hyphantria cunea

Ifantria americana

Gelso, acero negundo, latifoglie varie delle alberature stradali e piante coltivate e spontanee di parchi e giardini.

Interventi agronomici:

asportare e distruggere i nidi dell'insetto quando questi sono composti da 3-5 foglie al fine di eliminare le giovani larve che vivono gregarie all'interno dei nidi stessi.

Interventi microbiologici:

effettuare uno o due trattamenti contro le giovani larve di seconda generazione (indicativamente nel mese di agosto) con Bacillus thuringiensis ssp. kurstaki o B. t. spp. aizawai

Interventi chimici:

effettuare un trattamento fin dalla comparsa delle giovani larve(indicativamente nel mese di settembre) con Diflubenzuron.

Eseguire il trattamento la prima decade di agosto irrorare il prodotto uniformemente sulla vegetazione in particolare sulle parti periferiche della chioma dove le larve si localizzano più frequentemente.

Se necessario, ripetere l'intervento dopo 8-10 giorni

Lymantria dyspar

Bombice dispari

Le larve possono attaccare indifferentemente molte essenze forestali tra le quali le varie specie di Querce, il Platano, il Faggio, il Pioppo, il Salice, il Castagno, il Nocciolo ecc.

Interventi agronomici:

asportare e distruggere nei mesi invernali le vistose ovature deposte alla base delle piante

Interventi microbilogici:

effettuare uno o due trattamenti fin dalla comparsa delle giovani larve (indicativamente nel mese di maggio) con Bacillus thuringiensis ssp. kurstaki o B. t. spp. aizawai.

Interventi chimici:

effettuare un trattamento fin dalla comparsa delle giovani larve(indicativamente nel mese di settembre) con Diflubenzuron.

Eseguire il trattamento alla fine di aprile inizi di maggio

 

Se necessario, ripetere l'intervento dopo 8-10 giorni

Thaumetopoea pityocampa

Processionaria del pino

Il Pino, il Cedro e diverse conifere. Le larve svernano entro i nidi sericei sui rami dei pini. L'incrisalidamento avviene dopo la discesa (processione di primavera) alla base delle piante sotto i detriti nel terreno. Gli adulti sfarfallano dai primi giorni di luglio, subito si accoppiano e le femmine alla fine di luglio depongono le uova che schiuderanno nei primi giorni di settembre dando inizio ad un nuovo cilo iologico.

Interventi agronomici:

asportare e distruggere i nidi dell'insetto durante i mesi invernali adottando tutte le precauzioni onde evitare irritazioni causate dai peli urticanti di cui sono provviste le larve.

Interventi microbilogici:

effettuare uno o due trattamenti fin dalla comparsa delle giovani larve (indicativamente nel mese di settembre) con Bacillus thuringiensis ssp. kurstaki o B. t. spp. aizawai.

Interventi chimici:

effettuare un trattamento fin dalla comparsa delle giovani larve(indicativamente nel mese di settembre) con Diflubenzuron.

La lotta a questo insetto è obbligatoria ai sensi del D.M.17/04/1998

Eseguire il trattamento dalla seconda decade di settembre

Se necessario, ripetere l'intervento dopo 8-10 giorni