CONTROLLO DEI CHIRONOMIDI

il controllo dei Chironomidi va visto in altra ottica, rispetto ai Ditteri finora trattati. A parte situazioni particolari (ad es. Chironomidi della Laguna Venata), questa famiglia non è oggetto di particolari forme di controllo, in quanto:

- non è ematofaga;
- non è vettrice-serbatoio di particolari malattie;
- è particolarmente utile nella digestione dei detriti organici e nella pulizia delle acque;
- è molto interessante sul piano della conoscenza, del monitoraggio e della classificazione delle acque;
- l'adulto vive solo pochi giorni.

Tuttavia se l'infestazione è molto elevata, per cui lo sfarfallamento simultaneo provoca danni materiali, disagi e fastidio alla comunità, sarà opportuno predisporre interventi finalizzati e localizzati nel tempo e nello spazio.

Nel momento operativo sarà opportuno tener presente:

1) la campagna antilarvale riveste la massima importanza;
2) se la specieha una sola generazione annuale, la campagna sarà fatta in maggio-giugno;
3) se la specie ha due generazioni annuali, alla campagna primaverile andrà aggiunta la campagna di luglio, contro lo sfarfallamento di agosto;
4) le larve dei Chironomidi sono pigre e vivono al fondo (pertanto saranno particolarmente indicati i formulati granulari);
5) l'emergenza è pressochè simultanea: questo fatto provoca un grande disagio nelle comunità, ma è un vantaggio al fine di un controllo sulle forme adulte;
6) gli adulti non volano durante la giornata e si riparano sul fogliame e sull'erba, in quanto fotosensibili;
7) gli adulti sciamano dal crepuscolo fino all'alba.

PRATICA DEL CONTROLLO

Larvicida

Su qualsiasi tipo di acque: uso del Diflubenzuron;

su acque limpide, scarsamente inquinate: uso del Bacillus Thuringiensis.

Formulazioni. Uso prevalente delle formulazioni in granuli e in compresse; uso della polvere bagnabile e del liquido emulsionante per il trattamento del quarto stadio larvale.

Tempi e periodicità. Interventi quindicinali dal 15 maggio al 15 giugno; interventi quindicinali dal 15 luglio al 15 agosto contro le specie biannuali. Gli interventi si possono effettuare in qualsiasi ora del giorno.

Concentrazioni minime. Valgono le considerazioni fatte per i Simulidi; il trattamento con il Bacillus Th. deve consentire la presenza di 800-1000 unità/litro.

Adulticida. Il controllo adulticida è da effettuare immediatamente dopo l'emergenza, in ore serali e notturne, laddove è maggiore la pressione degli sciami. Vanno usati piretroidi a basso dosaggio. Trattamento atmosferico (notturno): uso di Cipermetrina 1%. Trattamento su fogliame, erba, pareti (diurno): uso di Permetrina microincapsulata 0,1-0,2%.

Nota

Alcuni autori sono perplessi sull'uso del B.T./i. contro le larve dei Chironomidi. La maggior parte riferisce, invece, esperienze positive. Particolarmente interessante ci sembra un test di laboratorio di Treverrow, fatto su larve di 3°-4° stadio di Chironomus Tepperi presente nelle risaie australiane, con una formulazione granulare (6000 U.I./mg): l'autore ha riscontrato una DL 50 a concentrazioni di 0,40 ppm ed una DL 95 a concentrazioni di 0,79 ppm, pari a 790 mg di B.t./i. per mc e a 4,74x103 unità per litro.