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DITTERI

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tratto da

Vittorio Boesso DITTERI (ZANZARE, SIMULIDI, CHIRONOMIDI, MOSCHE)
GUIDA PRATICA PER LA BIOLOGIA, CLASSIFICAZIONE, CONTROLLO CHIMICO E BIOLOGICO DEI DITTERI

SIMULIDI

Sono Ditteri facilmente riconoscibili, che assomigliano da un punto di vista morfologico ai Chironomidi; sono, invece, dissimili dalle zanzare e dalle mosche. Sono piccoli; il loro corpo, che misura 2-6 mm, è intermedio tra zanzare e moscerini, abbastanza tozzo con arti piuttosto corti; il torace è ricoperto da uno scudo dorsale, le ali sono larghe con evidenti nervature anteriori. Le antenne sono brevi, spoglie e identiche nei due sessi. Le forme adulte differiscono dai Culicidi per le zampe corte e tozze, dai Muscidi per la mancanza di scaglie e peli, dai Chironomidi per l'assenza di antenne piumose (nei maschi) e per le colorazioni brillanti del torace.

Si conoscono circa 1300 specie, alcune delle quali rivestono importanza in campo sanitario e in campo civile, in quanto i Simulidi sono ematofagi, come le zanzare.

 

CICLO BIOLOGICO

L'habitat naturale dei Simulidi è rappresentato dalle acque limpide, correnti, riccamente ossigenate e scarse di sostanze organiche, a differenza delle larve acquatiche degli altri ditteri.

Le uova vengono deposte a grandi gruppi, avvolte da una sostanza gelatinosa sulle foglie delle piante acquatiche; in talune specie le femmine depongono le uova immergendo l'addome in acqua.

UOVA

Sono di forma triangolare o romboidale, bianche all'inizio diventano scure prima della schiusa. Vengono deposte a primavera e, se le condizioni sono favorevoli, si aprono dopo 3-7 giorni. Le specie ad unica generazione annuale sono in grado di rinviare la schiusa dall'autunno alla primavera successiva.

LARVA

Molto grandi (10-15 mm) con capo ben sviluppato, occhi pigmentati e piccole antenne. Accanto alla bocca si notano due appendici caratteristiche, o ventagli mandibolari, pelosi aventi la funzione di raccogliere il cibo. Le larve sono onnivore, introducono anche fango e limo, che attraversano inalterati l'intestino. Il corpo della larva ha forma simile ad un tronco e il torace serve come punto d'appoggio, mentre l'addome è formato da un largo disco adesivo; le larve si attaccano alla vegetazione sommersa con caratteristici fili setosi, la cui presenza è indice della colonizzazione degli habitats. La respirazione viene mantenuta da branchie e le larve sono molto sensibili alla presenza dell'ossigeno nell'acqua. Lo sviluppo larvale consta di 4 distinti stadi.

PUPA

La larva si impupa formando un bozzolo a forma di pantofola. La pupa, che è di forma conica, in genere resta immobile. Accanto al torace, in entrambi i lati, si nota un corto peduncolo che sostiene un gruppo di filamenti respiratori. In preparazione dell'emergenza la pupa raccoglie aria al suo interno, si gonfia, la pelle si rompe ed emerge l'adulto in una bolla d'aria.

ADULTO

L'apparato boccale dell'adulto è simile a quello dei Culicidi, anche se più corto e tozzo. Le abitudini alimentari (femmine ematofaghe per ovodeposizione) con la necessità di assumere glucidi dal nettare dei fiori sono analoghe aglil altri Nematoceri. I Simulidi hanno notevole capacità e resistenza al volo, molto più dei Muscidi: lontananze di 15-20 Km dall'emergenza sono del tutto normali. L'attività di volo è molto più intensa all'alba e al crepuscolo, soprattutto se il vento è scarso. Per succhiare attaccano l'uomo in tutte le parti del corpo scoperte, o attraverso i vestiti aderenti; gli animali vengono attaccati in qualsiasi punto. La vita dei Simulidi non è lunga; si aggira normalmente attorno alle 3-4 settimane; eccezionalmente si può arrivare ai 2-3 mesi.

ETOLOGIA

Le femmine depongono parecchie centinaia di uova, che si schiudono dopo pochi giorni. Il periodo larvale richiede 7-10 settimane; la pupazione dura una settimana: si può, quindi, ritenere che, sopra i 16° C, in periodo estivo, il ciclo richieda non più di tre mesi. Molte specie di Simulidi hanno una sola generazione annuale , con la massima emergenza in aprile-maggio, poche specie presentano 2-3 generazioni all'anno.

SIMULIDI E SALUTE PUBBLICA

I Simulidi sono vettori dell'Onchocerca Volvulus, macroparassita umano che dà degenarazioni epiteliali e forme di cecità; sono vettori di emosporidi del genere Leucocytozoon, di filariosi e protozoosi in genere.

Più importanti e dannose sembrano le forme di oncocercosi che si manifestano negli avvallamenti di animali, nonchè le forme di emosporia e di encefalite su uccelli e pollami. Nei climi temperati il danno e il fastidio maggiori, che i Simulidi arrecano all'uomo, sono in relazione con il loro morso. Volano a sciami e attaccano compatti le vittime. Negli ultimi trent'anni invasioni di Simulidi in URSS, in Ungheria e G.Bretagna hanno costretto centinaia di persone a ricorrere a cure mediche: la sintomatologia è quella classica dello shock, che può diventare grave e mortale se l'attacco è massiccio.

Gli animali soccombono facilmente, di fronte agli attacchi dei Simulidi, per l'incapacità di difendersi