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DITTERI

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controllo ditteri

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controllo chironomidi

controllo mosche

larvicidi

adulticidi

tratto da

Vittorio Boesso DITTERI (ZANZARE, SIMULIDI, CHIRONOMIDI, MOSCHE)
GUIDA PRATICA PER LA BIOLOGIA, CLASSIFICAZIONE, CONTROLLO CHIMICO E BIOLOGICO DEI DITTERI

CONTROLLO DEI SIMULIDI

In relazione alle caratteristiche più salienti della famiglia:

- una o due generazioni all'anno, senza sfarfallamento simultaneo;
- sviluppo larvale in acque limpide, non paludose, in movimento, povere di detriti e di sostanze organiche con probabile presenza di pesci;
- abitudini necessariamente ematofaghe degli adulti;
- grande capacità di volo;
- notevole affinità con la famiglia dei Culicidi;

sembra logico suggerire per i simulidi un controllo analogo a quello proposto per le zanzare sia nei prodotti da impiegare, che nelle concentrazioni e nelle modalità d'uso, con l'unica attenzione di disperdere il larvicida all'inizio del corso dell'acqua, privilegiando le formulazioni granulari. Le concentrazioni del Diflubenzuron e del Bacillus Th. devono essere, in qualsiasi formulazione, superiori del 20-30% nel momento finale, rispetto al trattamento sui Culicidi.

I suggerimenti, di cui sopra, trovano conferma in Marshall Laird, dove viene criticamente valutato il programma dell'OMS "Onchocerciasis Control Program" e dove vengono tratte le conclusioni molto favorevoli all'uso di antilarvali di seconda generazione, gli antiormoni giovanili (IGR = insect growth regulators) per l'efficacia e per l'atossicità nei riguardi degli animali non interessati e dei mammiferi in genere e dove, pure, vengono riportati giudizi molto lusinghieri a seguito dei test eseguiti sui Simulidi con il Bacillus Thurigensis var.istraelensis, sierotipo H-14. Giudizio non altrettanto positivo veniva formulato sul Temephos, che nella stessa campagna aveva dovuto registrare casi di resistenza sul Simulium Sanctipauli e su Simulium Soubrense in Costa d'Avorio ed un riscontro di inattività in acque fredde a temperatura fra gli 8 e e 13° C, nonchè casi di resistenza crociata con organofosfati.

Un'ulteriore significativa conferma, per quanto riguarda l'uso del Bacillus, giunge da Lawrence A. Lacey, a seguito di test di laboratorio eseguito su larve di SimuliumVittatum, utilizzando tutte le formulazioni del nuovo insetticida biologico, attualmente in commercio negli Stati Uniti.

Per quanto riguarda l'impiego del Diflubenzuron, ci sembra opportuno ricordare la sperimentazione Rodrigues C.S., che ha dimostrato l'attività del prodotto sulle larve dei Simulidi, alle dosi di 0,5-1 mg/litro di acqua; nella stessa sperimentazione si è visto che il Diflubenzuron è attivo sulle larve dei chironomidi, mentre non è costante la sua attività sulle larve degli Efemerotteri.

Indicative sono, inoltre, le esperienze di Weisser, che ha testato il B.T./i. su diverse specie di Simulidi (Verecundum e Damnosum), ed ha trovato che, concentrazioni comprese fra 2,5-5,6x103 spore/cc per 30 minuti danno una mortalità del 90% degli individui, e concentrazioni superiori ( nell'ordine di 5x104 - 5x105 spore/cc) producono una mortalità, in un minuto, tra 87-93% delle larve.

Agli stessi risultati è pervenuta la sperimetazione du habitats di Undeen, che ha rilevato una DL 50 sui Simulidi da parte del B.t./i. a 2x103 spore/cc; per avere una DL95, nello stesso intervallo di tempo, sono occorse concentrazioni doppie di B.t./i., nell'ordine di 4-5x103 spore/cc.