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DITTERI

ditteri

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controllo chironomidi

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larvicidi

adulticidi

tratto da

Vittorio Boesso DITTERI (ZANZARE, SIMULIDI, CHIRONOMIDI, MOSCHE)
GUIDA PRATICA PER LA BIOLOGIA, CLASSIFICAZIONE, CONTROLLO CHIMICO E BIOLOGICO DEI DITTERI

DITTERI

(ZANZARE, SIMULIDI, CHIRONOMIDI, MOSCHE)

I ditteri, ad habitat civile e zootecnico accompagnano, da sempre, il cammino dell'uomo e della sua civiltà, in continua concorrenza per parassitismo obbligato o facoltativo o per commensalismo, restituendo fastidio, sudiciume e malattie.

Adattati ad ogni situazione, si possono trovare ovunque, con grandissima capacità riproduttiva; non temono - voraci ed insaziabili - i climi torridi nè le lande polari: ogni clima è buono purchè vi sia una reale possibilita di pungere e succhiare da vegetali, mammiferi, uomo compreso.

Simbolo di sporcizia, presenza fastidiosa, vettori-serbatoio di diversi agenti eziologici, rivestono un qualche aspetto positivo nell'eco-sistema biologico?

Come mai la lotta vitale per la sopravvivenza e i numerosi predatori non ne hanno ridimensionato la presenza?

I pesticidi chimici non hanno risolto il problema sia per il danno e l'inquinamento che hanno provocato e stanno provocando, sia per il moltiplicarsi delle forme di resistenza: ha ancora significato e giustificazione scientifica il loro impiego negli ambienti civili? Potranno i nuovi pesticidi, i controllori biologici, dare risposte soddisfacenti al problema? Sembra fin d'ora possibile affermare che i Ditteri, con esclusione dei Chironomidi, siano scarsamente integrati nel bilancio ecologico ed abbiano ridotta importanza in ordine all'equilibrio biologico: portino - almeno in apparenza - più danni che benefici.

Il presente lavoro nasce dall'intento di dare qualche utile indicazione sull'attuale momento di lotta ai Ditteri in campo civile, con particolare riguardo alle nuove prospettive che si aprono nel settore, attraverso l'impiego di prodotti che tengono in maggior considerazione il rispetto dell'ambiente e delle sue esigenze ecologiche.

I riferimenti biologici ed etologi, oltre a dare un quadro di lettura all'argomento, sevono sopratutto per fornire motivazioni scientifiche sull'uso appropriato dei pesticidi e dei controllori biologici nella lotta ai ditteri.

 

TASSONOMIA E BIOLOGIA DEI DITTERI

I ditteri rappresentano un Ordine molto vasto e complesso appartenente alla classe degli insetti, al subphilum degli Invertebrati e al philum degli Artropodi.

L'ordine dei Ditteri è molto numeroso: in tutto il mondo sono state descritte oltre centomila specie; in Europa si contano circa quindicimila specie.

L'Ordine viene suddiviso in tre sottordini: Nematoceri, Brachiceri, Ciclorrafi.

I tre sottordini si ramificano in famiglie, generi e specie.I Ditteri Nematoceri (zanzare, simulidi) hanno corpo slanciato, esile con antenne composte da più elementi similari.

I Ditteri Brachiceri (tafani) hanno corpo largo, grosso e corte antenne.

I Ditteri Ciclorrafi (mosche, mosconi e drosofile) sono il gruppo più recente da un punto di vista filogenetico; hanno corpo compatto, tozzo e setoloso. I Ciclorrafi desumono la loro denominazione dal fatto che l'adulto, uscendo dal pupario,compie un lungo movimento secondo una linea circolare.

I Ditteri, nonostante i tre sottordini, rappresentano un Ordine abbastanza omogeneo, con specie a corpo lungo, affusolato, di lunghezza variabile da 0,5 a 2 cm (zanzare e chionomidi) e specie con corpo corto e tozzo (mosche e tafani).

Il corpo può essere pigmentato e presentare una colorazione grigia, bruna o rossastra.

Il corpo risulta diviso in tre parti:

- capo con un paio di antenne, occhi composti (ocelli) e apparato boccale di tpo pungente-succhiante (zanzara) o lambente-succhiante (mosca). Accanto alle antenne si possono trovare altre formazioni quali: proboscide, palpi e trombe;

- tronco con un solo paio di ali (da cui il nome Ditteri) e due paia di arti-zampe formati, in genere, da cinque segmenti. Le zampe sono robuste, tozze e pelose e possono portare alcuni organi di senso;

- addome segmentato, metamerico; dall'addome esce l'altro paia di ali trasformato in appendici, dette bilancieri, che servono all'insetto quali elementi di stabilità e direzione.

I Ditteri sono, per ancestrale abitudine, succhiatori di sangue da mammiferi e uccelli.

Nei due sottordini dei Nematoceri e Brachiceri solo le femmine succhiano il sangue mentre maschie e femmine si alimentano di sostanze zuccherine che traggono dal nettare dei fiori: lo zucchero è l'alimento che fornisce l'energia vitale, mentre il sangue è indispensabile per la produzione e la maturazione delle uova.

L'apparato boccale è adatto a pungere e a succhiare per la presenza di un lungo stiletto (proboscide),derivato dalla modificazione della mascella e della mandibola sul labbro mobile: il tutto è collegato con l'ipofaringe su cui si riversano i dotti salivari.Nel sottordine dei Ciclorrafi (mosche) è andata perduta la capacità di succhiare e del corredo anatomico-fisiologico che rendeva possibile la sua azione restano insufficienti vestigia: i Ciclorrafi - ad eccezione di alcune specie di muscidi (Glossina e Stomoxys) - si alimentano leccando i cibi con la parte libera del labbro. Permane, anche in questo sottordine, la tendenza e il bisogno, da parte della femmina, di assumere sostanse proteiche per la maturazione delle uova.

I Ditteri vivono in ogni ambiente, anche se prediligono i climi temperati e caldi; presentano metamorfosi completa e le larve vivono normalmente in acqua o in terreni molto umidi; possono vivere, inoltre, sotto la corteccia degli alberi, sulla frutta, sugli alimenti, sopra sostanze organiche, sulla pelle e sul corpo di mammiferi o di altri insetti, purchè vi sia grande disponibilità di acqua. Le forme adulte sono tutte terrestri, mentre le forme larvali di zanzare, simulidi e chironomidi sono strettamente acquatiche.